Preparati a uno shock: non solo non sono stati gli italiani a inventare gli spaghetti, ma i giapponesi non possono rivendicare l'invenzione del sushi.
Beh, non è proprio vero: diciamo che i giapponesi non hanno inventato il Sushi 1.0, una cosa chiamata Narezushi. Il Narezushi venne introdotto in Giappone circa 2.000 anni fa dalle risaie intorno al fiume Mekong, nell'Asia Sud Orientale. Il pesce veniva fermentato con il sale e il riso lo manteneva commestibile nel clima caldo e umido: quando era pronto per essere mangiato, l'involucro protettivo fatto di riso veniva gettato via.
Nel corso dei successivi 1.400 anni, i gusti dei giapponesi cambiarono, indirizzandosi verso il pesce semi-fermentato, con riso. Questa evoluzione prese il nome di Namanare, fatto di pesce parzialmente crudo, avvolto nel riso acetato (che accelera il processo di fermentazione) e mangiato "fresco".
Infine, nel XIX secolo nacque il Sushi 2.0: il riso non veniva più utilizzato per la fermentazione, ma lavorato con aceto e guarnito con pesce crudo e verdure…e Nigiri e Maki divennero sempre più popolari a Edo (un antico nome di Tokyo).
Proprio così. Per essere un "fast food", il sushi ci mise un bel po' a fare la sua comparsa.